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venerdì 11 marzo 2016

Un sogno a forma di cassoeula. Trattoria Corona a Buscate

La cassoeula di Angela e Bramino - Trattoria Corona, Buscate
L'animale che mi porto dentro mi rende schiavo delle mie passioni. Artistiche culturali succulente suine e selvagge.
Dell'oggetto ancestrale racchiuso nell'immagine a fianco.
Questo piatto è un'opera unica, frutto di storia, di impegno tramandato di mano in mano, di generazione in generazione.
La cassoeula della sciura Angela e del marito Bramino è un sogno che - speriamo il più tardi possibile - si dissolverà, perderà la consistenza soda delle parti meno nobili del maiale, quella morbida e saporita delle verze dalle foglie bicolore.

Nel piatto non sono contemplati i verzini, previsti solo su prenotazione, ma questa carenza a Sua Maestà il bottaggio alla milanese della trattoria Corona la si perdona con facilità.
Rimane ricca, abbondante, spessa nei suoi significati gastronomici ed esoterici.
I richiami del tempo che fu sono forti, contrastano con la televisione che trasmette Chelsea-PSG, e poi gli acciacchi di Bramino in perenne movimento con vini e bevande ai tavoli, Angela che sbuffa fiera dei suoi cinquantanni di matrimonio e di cucina.
Un esperienza di cuore, oltre che di gola.
Allora sotto, finché ce n'è.
Godere di questo sogno è il miglior modo per rendergli grazie, il miglior modo per tenerlo vivo.

Trattoria Corona
piazza Baracca 11
Buscate
0331 800374
Solo su prenotazione

giovedì 10 marzo 2016

La Fiorentina dove non te lo aspetti.


Da Martino, una pizzeria al trancio e non solo. 
Una rosticceria d'altri tempi. Un'osteria multiforme, microscopica, saporita. "Cibicotti da asporto", cotoletta davvero pregiata, ottima selezione enoica.

Una bomboniera stracolma, festante e sanguigna. 
Un pertugio dionisiaco meneghino, al confine con la Paolo Sarpi dagli occhi a mandorla.
ll fritto toscano con mozzarella e verdure è d’obbligo. Ancora di più la fiorentina, sia essa di fassona piemontese o di razza chianina.

Rimango estasiato e dubbioso. 
Non so se sia la qualità della materia prima, la sapiente cottura o la marcia in più che viene data dal forno a legna in cui cuoce la costata. Ma la T-bones di via Farini è davvero un gioiello.

Un diamante in un luogo che non ti aspetti.

Da Martino
Via Farini 8 - Milano
Tel: 02/6554974

mercoledì 10 febbraio 2016

La Puglia di base, oltre al negramaro e al salento patinato.

Nella viale Monza multicolor e multirazza, ecco la semplicità basilare e familiare. Saporita. Rustica senza essere grezza. 
Da quarant'anni sempre uguale a se stessa.
Che piaccia o no. Ecco la puglia (di una volta) che resiste al passare del tempo e delle mode. Panzerotto e orecchiette. Cime di rapa e bracioline. Lampascioni e burrata. E - il giovedi - la trippa e una purea di fave che è la sintesi tra la felicità del palato e la semplicità della preparazione.
Signore e signori avventori, vi presento la Giara. 

Osteria La Giara.
Viale Monza 10
Milano (MI)

Tel: 02.26.14.38.35
Chiusa martedi sera e mercoledi 

martedì 15 dicembre 2015

venerdì 7 agosto 2015

Calabria saporita e silenziosa, da Dongiò

La Calabria gastronomica non la pensavo così. Più rustica, più piccante e aspirata nelle intonazioni del personale.

E invece Dongiò ha ritmi milanesizzanti che fanno percorrere chilometri agli addetti ai tavoli, e accenti ambrosiani che è assai raro trovare in un verace locale meneghino.

Deluso? Affatto. Un'insolita situazione, un ambiente carico di densità umana (mi riferisco alla vicinanza tra i tavoli, che si susseguono quasi senza soluzione di continuità). Una contaminazione equilibrata, che ha prodotto uno spaghettone di semola fresco che-così-non-ho-mai-mangiato.

Prima le polettine di cicoria eppoi le paste, una più invitante dell'altra. Tagliatelle pancetta rucola e ricotta, maccheroncini pomodoro prezzemolo e provolone calabrese, spaghettoni semi di finocchietto cipolla sedano e salame d'oca. Una bomba. Quasi come le cupolette di torta caprese rinfrescata da scorze e composta di limone.

Il locale è sempre pieno. E si intuisce facilmente il perchè.

Dongiò
Via Bernardino Corio 3
Milano
Tel. 02 5511372



lunedì 20 aprile 2015

Uguale a se stessa, trattoria Pace (Milano)

Come in un film che ha il Sapore di Sale, o in un albergo di fine anni settanta, con i titolari che lasciano la reception e vengono servire ai tavoli all'ora di cena, con i clienti habitué sempre uguali alle loro caricature, con il cameriere cinquantenne che riesce riferire a memoria tutto lo sterminato menu di matrice toscaneggiante. 
Un clima e una dedizione quasi perduta. 
Un sapore di leggerezza e malinconia di un tempo che fu.
Non a tutti può piacere. 
Ma è un tassello vintage che spicca nel mosaico multicolore meneghino.

Pace
Via Giorgio Washington, 74
Milano

Telefono 02468567


sabato 22 novembre 2014

Di nome e di fatto: Armonie di Gusto (Cusano Milanino)

Come non amare un'osteria che trasloca la propria location e, in dieci giorni, riesce a proporre una rappresentazione di se stessa perfettamente oliata e intrigante? 
Bravi quelli di Armonie di Gusto, da Cusano Milanino ("città giardino" a quanto risulta dalla cartellonistica stradale) nel creare un luogo moderno che ha il fascino del meglio dei tempi passati. Ambiente raccolto e popolare, freschezza e semplicità del servizio, piatti pescati dalle pietre miliari della tradizione lombarda. 

Quindi: sorrisi e battute non mancano, la cassoeula è davvero lei, con tanto di cotenne dolci e "scioglievoli", verze integre e fiere, verzini mignon, costine dorate e languide; ottime alici di Cetara, caponatina che è una bomba, lardo ondeggiante, pane morbido e profumato, piatti di ceramica diversi l'un l'altro; sapiente carta dei vini, ottima se dimagrisse di qualche euro.

Nel retro, si entra in un cortile vecchiamilano, porticina verde a doppio battente. Et voilà, piccola enoteca/osteria dove farsi un goccio di vino buono per assaporare meglio i piaceri (o dimenticare i dispiaceri) della vita.
Una sorpresa Armoniosa, una scoperta di Gusto.

Armonie di Gusto
Viale Giacomo Matteotti 
Cusano Milanino MI
02 6640 9732


domenica 6 aprile 2014

Allegria e sapore siculo, a Milano, nell'enclave cinese

Gusto, gusto e ancora gusto. In questa trattoria (vera e verace, a parte il prezzo un po' sopra i canoni) c'è tanto calore, tanto sapore, tanta Sicilia.
E quindi frittatina con verdure o con gianchetti, caponata, peperoncini ripieni, melanzane con ricotta salata, involtini di melanzane ripieni di tonno. 
Segue succosissima e appagante la pasta alla norma, oltre a quella alla trapanese con aglio, melanzane fritte, mandorle e pomodorini freschi. E poi ancora tonno, pesce spada, melanzane in varie fogge. Per finire ancora tradizione, con cannolo, croccante, cassata e splendide scorze ricoperte di cioccolato.
Pochi fronzoli, tanta (ma davvero tanta) sostanza.


Ottimofiore.
Via Bramante 26
Milano (MI)

Tel: 02 33101224


giovedì 3 aprile 2014

La moderna trattoria di tono, eccola!

Tortino con cuore caldo al cioccolato su crema all'amaretto
Qui si spazia dalla Lombardia al resto della penisola. 
I piatti della tradizione vengono impreziositi con interessanti sfumature, che li rinnovano e arricchiscono. 
Dalla terrina al gorgonzola alla parmigiana di melanzane e raclette in crosta; dalla tortina di farina integrale con mousse di ricotta alle crespelle di grano saraceno con cicoria e stracchino sudtirolese; dagli gnocchi di ricotta con guanciale di Sauris alla caponata croccante con tomino caldo e granella di nocciole, fino alle polpette di agnello e al galletto disossato e arrostito servito coi fagioli di Cortereggio.
Un viaggo virtuale (nel tragitto) ma reale nell’utilizzo delle materie prime locali e nei sapori che ne scaturiscono. 
Mai sbavati, discretamente eleganti e ben equilibrati.

TRATTORIA MIRTA     
Piazza San Materno, 12  Milano
tel. 02.91180496
Chiuso sabato, domenica e festivi
www.trattoriamirta.it

martedì 3 dicembre 2013

Ristorante Speckstube El Filò (Molveno TN), elegantemente rustico.

Per deliziare oltre gli occhi anche la gola occorre fare un salto nel cuore del paese: qui c'è un rifugio goloso che offre il meglio della cucina trentina, sapientemente rielaborata senza che ne venga snaturata l’identità. 
L’ambiente è incantevole, ricorda una baita, con tanto legno antico e luci soffuse. Se il servizio ai tavoli è molto asciutto ed essenziale, il valore delle pietanze è invece ricco e entusiasmante. Molto delicata è la trota affumicata, adorabili sono i salumi locali (moccetta di cinghiale, prosciutto di cervo affumicato, speck della val Rendena e lardo aromatizzato), l’immancabile polenta con farina di Storo è sontuosa.
Il palato esulta con i canederlotti alla lucanica, le penne al pesto di noci, asparago selvatico e radicchio dell’orso, le chicche di patate e ortiche. Si continua in gloria con lo stinco di suinetto arrosto, la guancetta di vitellone al Teroldego, le bracioline di cervo in salsa di erbe aromatiche, i bocconcini di capriolo in umido, la polenta di Storo con formaggio alla piastra e finferli.
Si chiude col botto, ovvero con il classico strudel ma soprattutto con la deliziosa torta alla ricotta, pan di Spagna e fragoline di bosco o con l’imperdibile tortino caldo di mele e noci. 
Evviva!

Molveno (Tn)
Ristorante Speckstube El Filo
piazza Scuole, 3
tel. 0461586151





lunedì 25 novembre 2013

Anche a Pregnana, due buone sorprese...

Siamo faziosi, tifiamo per i piccoli. Mignon è meglio. C'è un fascino particolare, come quello di una camicia su misura.
Anche per le pizzerie.
Questa è minuscola, pochi posti - meglio prenotare - quasi abbarbicati uno all'altro. Il calore non è solo quello umano, anche il termometro lo rileva. 
Non è finzione, non è atteggiamento radicalchic. E' semplicemente un locale a conduzione familiare, che a mezzogiorno offre il pasto veloce a impiegati e operai, mentre alla sera si affida ai suoi due cavalli di battaglia. 
Punto uno, la pizza. E' sufficientemente fine, l'impasto è leggero e non troppo salato. La mozzarella non appiccica e non vuole  - grazieaddio - imitare la consistenza di un composto gommoso. Il tutto non appesantisce e riempie il palato, senza gonfiare il ventre. Golosa, sfiziosa. Buona.
Punto due, gli spaghetti di mare e crosta. Variante uno alle vongole, variante due allo scoglio. Sono presentati in una generosa pirofila, infornata quanto basta per cuocere un lieve strato di pasta di pane che, a mo' di scrigno, protegge gelosamente la delizia che racchiude.
Gli anni passano, ma i piatti della Locanda sono ancora nel pieno della loro gioventù.

La Locanda del Cavaliere
Via Roma, 75
02 93290822





lunedì 11 novembre 2013

Le Vigne (Milano), più di un piacevole deja vu

Oggi è già domani. Nulla ritorna, niente si mostra identico a quello che è stato.
Eppure dopo tanti anni - non ricordiamo esattamente quanti ma allora il mondo sembrava un po' più semplice di quanto lo è ora, ma anche a quei tempi si parlava di conflitto di interessi, di riforma del sistema elettorale, di necessità di rilanciare l'economia e di dovere morale di rimboccarsi le maniche per il bene di tutti - dicevamo, che nonostante ne siano passati di anni dall'ultima visita, il sapore provato l'altra sera a "Le Vigne" è decisamente simile e piacevolmente omogeneo a quello di un tempo.
Il naviglio grande su cui si affaccia questa moderna trattoria, questa graziosa osteria, questo semplice (e valido) ristorante, è asciutto e vuoto.
Il che fa risaltare ancora di più il contenuto del locale, i tavolini di legno scuro, le bottiglie che osservano annoiate dagli scaffali, i tappi e le gabbiette spumantizie in bella mostra.
Che gusto avevamo e abbiamo recentemente assaporato? Quello della dedizione dei titolari e della passione con cui offrono le loro creazioni. Garbatamente precise, sufficientemente fini, sapientemente tradizionali, golosamente saporite.
Come la burratina su pane carasau carciofini pomodori e lampascioni; come il tortino di alici peperoni e mozzarella di bufala; come lo stinco di maialino da latte con purea di castagne; come la torta calda di cioccolato con cuore di gianduja.
Bravi.

Le Vigne
Ripa di Porta Ticinese, 61
Milano
02 5811 3224

venerdì 18 ottobre 2013

Minimal, forse troppo: Noi Due Trattoria Biologica (Milano)

Occorre superare il primo impatto. Non certo quello del menu.
I piatti vegetariani e biologici non spaventano anche il più accanito onnivoro.
L'hummus con cruditè è gradevole, gli spatzle (gnocchetti di spinaci, tipici tirolesi) con gorgonzola e radicchio lo sono altrettanto - il radicchio si sente, gli spinaci anche, l'erborinato non copre il tutto - le polpettine vegetali sono stuzzicanti e gustose. I maltagliati di farro con ragù vegetale non sono certo da urlo, ma non fanno rimpiangere al palato la mancanza di sapori e condimenti animali.
L'impatto da superare è il minimalismo. E' un ambiente spoglio, il clima quaresimale della sala. La presentazione dei piatti - non pretendiamo certo impiattamenti da cucine stellate - mortifica la pietanza contenuta.
Non traspare gioia, non viene trasmesso il piacere. Aleggia un'aura di penitenza e mortificazione.
Per fortuna i patron cercano di sopperire con tanta gentilezza genuina. E passione, anche se accuratamente celata sotto la scelta etica e salutista della proposta gastronomica.
Peccato. Nonostante tutto, diamo fiducia.
Ci ritorneremo.


TRATTORIA NOI DUE
Viale Col di Lana, 1
Milano
Tel. 02 58101593 

http://www.trattorianoidue.it



mercoledì 25 settembre 2013

Come a casa: Ci Penso Io, a Milano

Il punto forte? L'aria estremamente familiare. E' piccolo e delizioso il localino in via Paolo Sarpi.
Damigiane di vino dell'Oltrepo pavese, per vendita e mescita, a sinistra.
Al centro, tre tavoloni ben datati (di cui uno di marmo, stupendo per gli amanti del genere) dove  una quindicina di avventori possono sedersi, bere al calice, assaggiare il pesto di Pra, salame e formaggio, qualche conserva.
A destra in uno scaffale i prodotti selezionati, con una buona dose di pignoleria, e marchiati "cipensoio".




Nel locale si può anche pranzare, oppure a richiesta cenare. O sedersi per un brunch. L'offerta è limitata, ma ha un sapore umano.
Come extra: corsi di cucina per adulti e bambini, proposte di catering, eventi per aziende, corsi di gastro-team building e appesi alle pareti, alcuni dipinti, disegnati con vino e aceto.



Ci Penso Io
via Paolo Sarpi 64 - Milano
3394208157
http://www.cipensoio.biz

domenica 21 luglio 2013

Tagiura, Milano

Alla sera, di solito, è meglio. Il lavoro è terminato, le luci si affievoliscono, la notte ammorba, inganna e fa diventare tutti i gatti grigi.
In genere, ma qui no.
Al Tagiura il giorno conferisce ritmo, schiettezza, allegria. Per cena il tono vorrebbe alzarsi e spiccare il volo. Ma è zoppo, incartato.
Cinque sale, anticheggianti, più un invitante giardino estrerno impacchettato da un maestoso glicine. Tanti camerieri che si fiondano da un tavolo all'altro, biglie di un flipper ipercinetico che corrono, spiegano e servono gli avventori. Umanità varia.
Dopo le colazioni, gli aperitivi e i pranzi. Menu lombardeggiante, con risottogiallo e cotoletta e ossobuco. Si butta l'occhio verso la Bassa oltrepadana prendendo in prestito il culatello, il lardo. E poi le paste fresche, tra cui ottimi ravioli e una buona parmigiana di melanzane.
I secondi sono onesti, genuini. Oltre l'orecchia di elefante meneghina, paillard, carpaccio di fassone e vitello tonnato.
Il buffet di torte è un a gioia per gli occhi. Attenzione a scegliere bene, perché se decidete che sarà vostra la cheesecake piuttosto che il demique fondente o la millefoglie il palato ringrazierà con vero piacere.

TAGIURA
via Tagiura 5 (zona via Washington/p.za Napoli)
Tel. 02.48950613
www.tagiura.it

martedì 4 giugno 2013

Rifugio Albergo Tavecchia, Introbio loc. Biandino (LC)


Dalla famiglia Buzzoni - il "senatore" Mauro, consorte, figli e nipoti - non si è mai clienti. 
Ma sempre ospiti. 
Anzi Ospiti.

Una cortesia distinta. Un sorriso sincero e mai sprecato. Una accoglienza sapiente. Che si conquista con poco.

Cucina casalinga, nel senso più elevato del termine. 
Ce n'è per tutti in abbondanza. Gusti decisi e mai grevi. 





Stufati e arrosti rinfrancano le membra dei camminatori. 
La polenta riempie ogni vuoto gastrico. 
I formaggi, sapientemente maturati in loco, chiudono in gloria ogni bisogno sensoriale di natura sapida.

I dolci, e in particolare le crostate, sono infine un affettuoso medicamento per il palato. 
E per l'anima.

http://www.rifugiotavecchia.it/

http://www.rifugiotavecchia.com/


domenica 5 maggio 2013

Da Tomaso, Milano (MI)

Atmosfera fuori dal tempo. Ma vera, reale. 
Patron vagamente burbero spiccio e sincero. 
Tavolacci conviviali, camino, quadri appesi a formare un caleidoscopio naif. 
Non si va per mangiare, né per bere. Da Tomaso si fa un salto in un passato non ben definito, si evade dal binomio laurà-danè di meneghina impostazione. 
Si respira umanità e ci si culla tra le braccia di un Morfeo insonne.

Trattoria DA TOMASO 
Via De Castillia n°20 
Tel.: 026688023

sabato 18 agosto 2012

Rifugio Porta, Piani Resinelli (LC)

Ha cent'anni ma non li dimostra.
Il rifugio albergo Carlo Porta, intitolato all'erede del noto poeta ambrosiano, è stato recentemente rovinato da un incendio. Ma, a parte l'impercettibile nota fumè che si percepisce nelle stanze, il rifugio e la sua cucina preservano il loro antico fascino.
Claudio ai fornelli propone una cucina dai sapori alpini e limitrofi. Come le crespelle di grano saraceno con taleggio e radicchio, gli gnocchetti tirolesi, il saporitissimo gulasch, l'arrosto primavera e l'immancabile polenta taragna. Sostanziosa la sbrisolona ripiena di ricotta e cioccolato, delicato il bonet alla nocciola.
Tutto buono. Assaggiare per credere.

http://www.rifugioporta.it/

lunedì 6 agosto 2012

Capanna Vittoria, Alpe Giumello (LC)

Ristoro rustico, di sostanza.
Aggiungiamo ai sapori anche un panorama da cartolina. E il binomio diventa perfetto.
A tavola la taragna riempie il palato sino allo sfinimento. Ma anche gli gnocchetti con formaggio fuso sono notevoli. Il brasato al chianti è anch'esso ultra invitante. Il tutto va innaffiato dalla birra artigianale Valsassina, made in Premana.
Prezzi onesti, pancia piena, palato appagato e occhio soddisfatto.

Capanna Vittoria
Casargo (LC) località Alpe Giumello
0341 840164- 348 9612499
http://www.capannavittoria.it

lunedì 15 marzo 2010

La Cantinetta, Valcava (LC)


Non siamo a Cortina d'Ampezzo e nemmeno a La Thuile. Valcava è una delle innumerevoli località montane minori che d'inverno vengono snobbate perchè non offrono impianti di risalita e piste da sci.
Ma la neve c'è e in genere anche parecchia. Ideale per lo slittino e per le ciaspolate.
Nel cuore del piccolo borgo c'è una trattoria senza tante pretese, con pochi piatti e ma parecchio sostanziosi.
Qualche salume di antipasto e poi si procede con farfalle al ragù o panzerotti con melanzane noci e pecorino. Da non perdere è la polenta taragna che accompagna un buon maialino arrosto, un succulento brasato di cervo o la noce di vitello arrosto. Dolci? Tiramisù e torta di frutta.
Prezzi molto modici.

La Cantinetta
Via Aral, 1
Valcava - Torre de' Busi
tel. 035785020