lunedì 11 novembre 2013

Le Vigne (Milano), più di un piacevole deja vu

Oggi è già domani. Nulla ritorna, niente si mostra identico a quello che è stato.
Eppure dopo tanti anni - non ricordiamo esattamente quanti ma allora il mondo sembrava un po' più semplice di quanto lo è ora, ma anche a quei tempi si parlava di conflitto di interessi, di riforma del sistema elettorale, di necessità di rilanciare l'economia e di dovere morale di rimboccarsi le maniche per il bene di tutti - dicevamo, che nonostante ne siano passati di anni dall'ultima visita, il sapore provato l'altra sera a "Le Vigne" è decisamente simile e piacevolmente omogeneo a quello di un tempo.
Il naviglio grande su cui si affaccia questa moderna trattoria, questa graziosa osteria, questo semplice (e valido) ristorante, è asciutto e vuoto.
Il che fa risaltare ancora di più il contenuto del locale, i tavolini di legno scuro, le bottiglie che osservano annoiate dagli scaffali, i tappi e le gabbiette spumantizie in bella mostra.
Che gusto avevamo e abbiamo recentemente assaporato? Quello della dedizione dei titolari e della passione con cui offrono le loro creazioni. Garbatamente precise, sufficientemente fini, sapientemente tradizionali, golosamente saporite.
Come la burratina su pane carasau carciofini pomodori e lampascioni; come il tortino di alici peperoni e mozzarella di bufala; come lo stinco di maialino da latte con purea di castagne; come la torta calda di cioccolato con cuore di gianduja.
Bravi.

Le Vigne
Ripa di Porta Ticinese, 61
Milano
02 5811 3224

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