Il primo è centripeto, attira verso il cuore della città. Il secondo è opposto, spinge in fuori gli umori e i peccati meneghini. Il primo abbraccia, il secondo destabilizza.
Là dove Milano ancora si stupisce di essere stata terra, erba e acqua; in una periferia che non ha deciso cosa fare da grande sorge l’Erbabrusca. Ex Osteria del Tubetto.
Un pizzico di radical chic e di fighettitudine.
Un orto in giardino, tanto legno di riciclo dentro, osti variopinti, veranda sul retro del magico mondo di Amelie.
I piatti sono di livello. Due in particolare sono da sogno. Ne vorresti ancora. Torneresti lì solo per quelli.
Provate ad indovinare quali sono tra questi:
focaccine di grano saraceno
bruschetta di foie gras e marmellata di arance amare
bruschetta con burro aromatizzato al tartufo e bottarga a scaglie
polipo alla plancia e burratina su crema di zucchine e menta
gazpacho di pomodori verdi e yogurt di bufala
risotto alla cipolla bruciata, timo e limone
filetto di anatra con crema di ceci affumicata e riduzione di peperone dolce
gelato di anice e arancia
parfait al cioccolato fondente con olio d’oliva e fleur de sel
cheese cake con pesche saturnine e timo
Gioia del palato e delizia dell’anima.
Erba brusca
Alzaia Naviglio Pavese 286
Milano
02 8738 0711
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