lunedì 29 novembre 2004

Taverna della Trisa, Milano


Meno male che esistono ancora questi locali, dove il piacere del palato si immerge alla perfezione in un ambiente rustico ma curato, giustamente elegante e tanto ospitale. 
Alla Trisa, storico ristorante di matrice trentina, non trovano spazio camerieri musoni, né finte credenze anticate in maniera pacchiana. Entrerete in una taverna e respirerete, con un pizzico di fantasia, anche un po’ di quel clima leggiadro e accogliente che trovereste in una locanda tradizionale trentina. 
Che bello leggere un menu (bilingue: piatto in lingua tradizionale e traduzione in italiano) che elenchi non solo i piatti ma li descriva; e ancor di più scorrere una lista dei vini, per lo più trentini, in cui si “spiegano” in maniera semplice ma adeguata le peculiarità delle bottiglie della cantina.
Cosa mangiare alla Trisa? Difficilmente si può sbagliare scelta: salumi e formaggi trentini o polenta concia potrebbero essere un inizio appagante e succulento. 
Poi i primi: canederli in brodo o asciutti, proposti anche in versione “gialla” con farina di mais; oppure ravioli di ricotta con salsa di carciofi e noci, tagliatelle ai fughi e capriolo. Si va sul sicuro anche sui secondi, tutti invitanti e non eccessivamente elaborati. 
Ci sono soprattutto proposte di carne, come sottofiletto al marzemino con porcini, petto d’anatra con mele cotogne e cavoli rossi, costine di capriolo. Non mancano i pesci di lago, con il gran fritto d’acqua dolce, con il pesce persico in crosta di pane e con la trota al ginepro. 
Non deludono nemmeno i dolci, come purtroppo spesso accade in molti locali: non può mancare il classico e delicato strudel, farcito con cannella e uva fragolina; i più golosi non possono perdersi l’ottima sacher su salsa di limoncini verdi oppure la crostata d’arancia aromatizzata alla cannella.

Taverna della Trisa 
Via Francesco Ferruccio 1
Tel. 02341304

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