Non c'è nulla da stroncare o da esaltare. Ma solo diffondere una notizia che ritengo di pubblico interesse.
Sorbillo, il re della pizza napoletana, ritratto con le sue creazioni benedette dal Pontefice, piuttosto che con il trio Cracco-Barbieri-Bastianich, sbarcato a Milano alle spalle della madonnina non mi ha convinto. Mi dispiace.
Sarà stata l'aria, l'acqua, la jella, il buco nell'ozono, chissà, ma il disco di farina con pomidori e fiordilatte non ha fatto innamorare il mio palato. In generale, dopo lo scorso sabato mezzogiorno, non mi viene molta voglia di ritornarci. Senza rancore.
I motivi? Eccoli:
1) il locale è bruttino, sciatto, anonimo, buio
2) le divise del personale brulicante i tavolini appiccicati l'un l'altro, sono degne di una soap opera italoamericana trasmessa su qualche rete minore
3) il bagno maschile, l'unico per i entrambi i piani, aveva la serratura rotta e chiudendola si rimaneva bloccati dentro
4) la birra arrivata era tiepida; la pizza era invece calda, ma si è raffreddata in un nanosecondo, perdendo totalmente la fragranza
5) la farcitura era adeguata, saporita, anche se il pomodoro non disdegnava di avere una bella nota acida
6) il cornicione era presente e fiero, ma nessun segno intrigante (bolle d'aria) di una bella lievitazione
7) la consistenza era elastica, molto, direi gommosa, troppo gommosa
8) i tranci avanzati dai bambini non sono riuscito a finirli (evento più unico che raro)
9) la digestione è stata piuttosto lenta
10) 0,45 litri di acqua minerale sono costati 2,50 €; il che significa che un litro di acqua frizzante costa 5 euri e 55 centesimi: un po' troppo direi.
La pizza è come la religione, dice un collega campano: ognuno ha la sua.
Quella di Sorbillo non ha affatto contribuito alla mia conversione.
Gino Sorbillo - Lievito Madre al Duomo
Largo Corsia dei Servi, 11
Milano
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