Manca la neve, il sole tiepido allontana il tintinnio delle renne.
Quello che riporta la mente al Natale, oltre all'albero, alle luminarie psichedeliche e chilometri di carta da pacco multicolor, sono i profumi del desco agghindato per il pranzo più ricco e tradizionale dell'anno. Ecco il mio.
Cipolline borettante in agrodolce, insalata di scarola cotta, caponatina leggera, polpo e sedano in insalata, culatello, salame fatto in casa da un ipotetico contadino, crochette di patate, peperoni scottati all'olio.
Agnoli mantovani al brodo di cappone.
Vitello tonnato, cappone lesso con salsa verde.
Panettone (per la cronaca, di Marchesi, Milano)
Accompagnamento etilico: prosecco valdobbiadene, lagrein sudtirol, moscato d'Asti spumante.
Auguri!
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