Un esempio su tanti: il pane walser o walserbrot. E' il pane di un antico popolo di montanari (mai nome fu più appropriato) che migrarono nel medioevo dalla zona dell'attuale cantone Vallese verso l'Ossola, il Ticino, il Monte Rosa e zone limitrofe. Vivevano (sopravvivevano) in zone impervie, grazie al sapiente ed eroico allevamento bovino, alla caseificazione, alla coltivazione di patate, segale e grano saraceno.
Il walserbrot è un gioiello di archeologia alimentare, indimenticabile al palato e perfino perfetto sotto il profilo nutritivo. E' stato recuperato e viene prodotto settimanalmente, il venerdì, dal Forno Ossolano di Crodo (VCO).
Viene realizzato con: farina di segale integrale e macinata a pietra; patate (che in antichità sopperivano all'eventuale mancanza di segale); farina di grano saraceno (pseudocereale che cresce bene anche sopra i 700 mt), miele locale e lievito madre.
Una delizia. Soffice senza essere molle, ha un sapore deciso ma non troppo forte. Si conserva bene per molti giorni senza particolari artifici, basta lasciarlo nel suo sacchetto di carta. Costa meno un qualunque volgare pane che si trova - ahimè - in molti prestinai meneghini.
Se passate in zona compratene in abbondanza. Se non passate, programmatelo al più presto.
Forno Ossolano
Via Maglioggio, 13
CRODO, (VB)
Tel (+39) 0324 61066
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