La ricetta è segreta ma l’invenzione del soft drink
più conosciuto al mondo ha un nome e un cognome: è John Stith Pemberton un
medico, farmacista e imprenditore di Atlanta (USA) che nel1886 definì la
formula della Coca Cola.
Otto anni prima lo stesso Pemberton brevettò
ufficialmente un vino con estratto di coca, considerato tonico e stimolante,
ispirato al “Vino Mariani” molto diffuso nell’Europa dell’epoca.
A causa del
proibizionismo Pemberton sostituì l’alcool con acqua carbonata ed aggiunse
l’estratto di noci di cola per rafforzare l’effetto stimolante: aveva ottenuto
la nuova bevanda che si cominciò a vendere nella città di Atalanta con successo
e si pubblicizzò come “un tonico reale per il cervello e per i nervi”.
Nonostante la scoperta epocale, Pemberton non riusci a
godersi il successo: morì nel 1888 poco dopo aver venduto la formula della
bevanda all’uomo d’affari Asa Candler che rapidamente si trasformerà in uno
degli uomini più ricchi del mondo.
Grazie al nuovo impulso imprenditoriale la
Coca Cola conobbe un successo incredible tanto che nel 1889 la domanda di
mercato superava di gran lunga la capacità produttiva.
Se le origini non hanno grandi misteri, la formula
chiave della bevanda è un segreto che si è tramandato sino ai giorni nostri. La
ricetta completa infatti non è mai stata rivelata in modo ufficiale.
È sicuramente cambiata più volte nel tempo, sia per
avvicinarsi sempre meglio ai gusti dei consumatori ma anche per allinearsi alle
legislazioni alimentari vigenti. L’ultimo esempio è il cambiamento della
ricetta per adeguarsi ad una legge californiana. L’obiettivo è quello di
diminuire il contenuto di 4-metilimidazolo, una sostanza che si forma durante
la lavorazione e che dà la tipica tinta caramellata.
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