Il fico, molto apprezzato da tutte le popolazioni dell'antichità, non solo per il suo gusto particolare, ma anche per il suo valore simbolico, è un frutto contraddittorio: popolare, quasi umile, ma pressoché introvabile in commercio; fragile ma dalla storia millenaria (era conosciuto 1000 anni prima di grano e orzo); delicato e al contempo resistente alle malattie.
E' dolce e apprezzato (serbare la pancia per i fichi, tramanda la saggezza popolare) eppure se essiccato paia perdere tutto il suo valore (non valere un fico secco; far le nozze coi fichi secchi).
E' citato nella bibbia e il suo siero biancastro era usato come caglio vegetale, per la coagulazione del latte a formaggio.
Tutta questa ampia premessa per serbare nella chiusa la vera notizia, per niente certificata nè affidabile. Ma che fa sperare e sognare.
Ed è la seguente: Greci ed Egiziani consideravano i fichi dei potentissimi afrodisiaci. Pare infatti che tali frutti potenziassero la resistenza sessuale grazie all’alto contenuto di aminoacidi.
Occorre aggiungere altro?
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