lunedì 15 aprile 2013

Osteria del Treno, Milano

Al prestigioso Roberto Revello - amante degli incisi - abbiamo consigliato il locale e abbiamo fatto godere di una cena di valore. In cambio riceviamo e pubblichiamo con piacere la sua riflessione culinaria.  


Per chi con ragione si lamenta che Milano, in fatto di ristorazione, non è Torino e mezze misure non si danno – dal menù a 10 euro vai direttamente al ristorante di ultima tendenza – l'Osteria del Treno è una sorpresa davvero incoraggiante e gustosa.
Il  locale  – c'è anche un'affascinante sala liberty  per convegni e pranzi di lavoro – era sede di una società operaia di mutuo soccorso e una certa schiettezza, pur gentile ed elegante, si percepisce ancora graditamente  (così anche nelle portate, che sono curatissime e gustosissime alla vista e per il palato, ricercate e tuttavia semplicemente buone). Notevolissimi i primi, tra cui spiccano per gusto e delicatezza i tortelli al formaggio d’alpeggio con dadolata di mele e Vezzena. Segnalo per partigianeria un ottimo merluzzo, una volta tanto non infastidito da inutile e dannoso prezzemolo, ma accompagnato, rarità delle rarità, dal finocchietto selvatico. Buona anche la proposta dei vini e il prezzo è onesto. 
Quando esci sai che ci ritornerai. 
R.R.



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